Quelli di Carmen
Notre Dame de Paris
L'amore vince su tutto ma non sempre! Il bello non sarà bello, il brutto non sarà brutto, il mostro non sarà mostro. Nella Parigi del 1482 vivremo immersi nella malignità, nell'ossessione e nella follia. Tutto ciò in cui crediamo sarà capovolto in un dramma che ha sapore d'eterno. Benvenuti a Notre Dame de Paris:
Zingara
Compagni – gridò uno di quei buffoncelli- la Esmeralda! La Esmeralda in piazza! Quella parola ebbe un effetto magico. In un vasto spazio lasciato libero tra la folla e il fuoco danzava una fanciulla. Non era alta ma lo sembrava per quanto era arditamente slanciata la sua vita sottile. Era bruna, ma s'intuiva che di giorno la sua pelle doveva avere quel bel riflesso dorato che ha nelle donne andaluse. Anche il suo piedino era andaluso poiché era nel contempo stretto e a suo agio nella graziosa scarpetta”. I capelli neri, gli occhi ardenti era una creatura soprannaturale.
Il trovatello
Sedici anni prima dell'epoca in cui si svolge questa storia, un bel mattino della domenica in Albis, una creatura viva era stata deposta sul letto di legno infisso nel sagrato nella chiesa di Notre Dame. E'lì che si usava esporre i trovatelli alla pubblica carità. In effetti quel mostriciattolo non era un neonato, era un piccolo ammasso vivace da cui sbucava una testa invero deforme. Se ne scorgeva una foresta di capelli rossi, un occhio che piangeva, una bocca che gridava e dei denti che non sembravano chiedere altro che mordere.
-Io adotto questo bambino- affermò Don Claude Frollo. Lo avvolse nella sua sottana e se lo portò via.
Cuore in me
Il contrasto tra l’apollineo e il dionisiaco ritorna sottoforma di musical nel personaggio di Febo, esplicato in modo ammirevole in questo brano.
Mente e cuore, ragione e sentimento, il conflitto interiore ed eterno. Cosa scegliere?
La cavalcatura
Un bel mattino completamente guarito l'innamorato cavaliere giunse scalpitando alla porta di Fiordaliso, la sua penultima passione, una graziosa ragazza, una splendida dote. A Fiordaliso pesavano ancora sul cuore,le lunghe assenze di Febo, ma i suoi rimproveri furono smorzati in un tenero tubare. Si alzò e si precipitò sul balcone – Guardate – disse – è quella zingaraccia!
- Di quale zingara parlate? - lui balbettò molto pallido.
Fiordaliso, la cui gelosia poco tempo addietro così vivamente suscitata si era appena risvegliata, gli lanciò un'occhiata penetrante e colma di sfida. - Restiamo – riprese imperiosamente – e guardiamo fino alla fine!
Ti lascio un fischietto / Dio ma quanto è ingiusto il mondo
“Tu l’ami ma l’amo intorno, non sai che non c’è niente dentro”
La profonda pienezza del brutto e la superficiale pochezza del bello in un canto di dolore e condanna. Dolore per l’amore impossibile, condanna per un Dio ingiusto che non sa legare cuori.
Balla mia Esmeralda
“Due anni dopo in una tomba trovarono due scheletri, uno dei quali abbracciava singolarmente l'altro . Uno di quegli scheletri, che era quello di una donna, era ancora coperto di qualche lembo di una veste di una stoffa che era stata bianca. L'altro, che abbracciava stretto questo, era lo scheletro di un uomo. Notarono che aveva la colonna vertebrale deviata, la testa incassata tra le scapole e una gamba più corta dell'altra. Era evidente che non fosse stato impiccato ma che era giunto lì e lì era morto. Quando fecero per staccarlo dalla scheletro che abbracciava, cadde in polvere.”
CREDITS:
Direzione artistica: Carmen Barattolo
Arrangiamenti vocali: Carmen Barattolo
Recording: Jar music studio
Mix & Mastering: Sound engineer Stefano Pavoni